Ancor viddi quella casa dove Cain (come si dice) ammazzò Abel suo fratello, la qual è fuori dell'altra banda della città un miglio, in una costa pendente sopr'un vallone.
Or torniamo alla libertà che i detti Mammalucchi hanno in detta città di Damasco.
De' Mammalucchi in Damasco e della sua libertà.
Li Mammalucchi sono cristiani renegati e comprati dal detto signore, li quali mai non perdono tempo, ma sempre o in arme o in lettere si esercitano, finché siano ammaestrati. E ogni Mammalucco, grande o piccolo che sia, ha di soldo sei seraffi al mese, e le spese per lui e per il cavallo e un famiglio, e tanto piú hanno quanto piú fanno alcune esperienze nella guerra. Li detti Mammalucchi, quando vanno per la città, sono sempre accompagnati da duoi o tre al manco, perché gli saria gran vergogna s'andassero soli. Scontrandosi per caso in due o tre donne, hanno questa libertà, e se non l'hanno se la pigliano: vanno ad aspettar queste donne in certi luochi, come seriano ostarie grandi, e come esse donne passano davanti alla porta, ciascuno Mammalucco piglia la sua per la mano e tirala dentro e fa quello che li piace. E se la donna fa resistenza di darsi a conoscere (perché tutte portano il viso coperto, in modo che loro conoscono noi e noi non conosciamo loro), il Mammalucco le dice che la vorria conoscere. Ed essa gli risponde: «Fratello, non ti basta che di me fai quello che vuoi, senza volermi conoscere?» e tanto lo prega che la lascia. E alcuna volta credono pigliare la figliuola del signore e pigliano le loro proprie mogli: e questo è intravenuto al tempo mio.
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