E quando è il tempo delle raccolte, alcuna volta credono ch'ei sia lontano cento miglia, ed egli si trova la mattina a far una correria alle are della detta città, e trova il grano e l'orzo bello insaccato e portaselo via. Alcuna volta corre un dí e una notte con le dette cavalle che mai si fermano, e quando son giunti gli danno a bere latte di camella, perché gli è molto refrescativo. Veramente mi pare non che corrano, ma che volino come falconi, perché io mi sono trovato con loro. Ed è da sapere che vanno la maggior parte a cavallo senza sella, e tutt'in camicia, salvo alcuni uomini principali; e l'armatura sua è una lancia di canna d'India lunga 10 over 12 braccia, con un poco di ferro in cima e con una banderola di seda; e quando vanno a far qualche correria, vanno stretti come stornelli. E li detti Arabi sono uomini molto piccoli e di color leonato scuro, e hanno la voce feminile e li capelli lunghi, stesi e neri. Sono veramente questi Arabi una grandissima quantità, e combattono continuamente fra loro. Questi abitano alla montagna e vengono, quando è il tempo che la carovana passa per andar alla Mecca, ad aspettarla alli passi per robarla; e menano con seco le mogli, i figliuoli e tutte le lor massarizie, e le case ancora sopra li cammelli, le qual case sono come una trabacca da uomo d'arme, e sono di lana nera e trista.
Alli XI d'aprile si partí ditta carovana da Mezaribe, che furon trentacinquemila camelli, e vi poteva esser circa 40 mila persone; e noi eravamo sessanta Mammalucchi in guardia di detta carovana, il terzo de' quali andava innanzi con la bandiera, l'altro terzo in mezzo e l'altro da drieto.
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