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      In questa abitano quattro o cinquemila giudei, li quali vanno nudi e sono piccoli di grandezza di cinque palmi l'uno over sei, e hanno la voce feminile, e sono piú negri che d'altro colore, e non vivono d'altro che di carne di castrati. Sono circuncisi e confessano esser giudei, e se possono aver un Moro nelle mani, lo scorticano vivo. A' piedi di detta montagna trovammo un ridutto di acqua, la quale è acqua che piove alli tempi: noi cargammo di detta acqua sedicimila cammelli, di che li giudei furono malcontenti; e andavano per quel monte come caprioli, e per niente volevano descendere al piano, perché sono nimici mortali de' Mori. A' piedi di detta acqua stanno sei over otto piè di albori di spine bianche molto belli, ne' quali trovammo due tortore, il che ci parve come un miracolo, perché avevamo camminato quindici giorni e notti che mai non trovammo animal né uccello alcuno.
      Il dí dapoi camminammo, e in due giornate arrivammo ad una città chiamata Medina Thalnabi, cioè città del profeta, appresso alla qual 4 miglia trovammo un pozzo, dove si fermò la carovana per un giorno: e a questo pozzo ogniuno si lavò e mutossi di panni netti per entrare nella città, la quale fa cerca trecento fuochi, e ha le mura intorno fatte di terra; le case dentro sono di muro e di pietre. Il paese intorno alla città ha avuto la maladizione da Dio perché la terra è sterile, salvo che fuora della terra duoi tratti di pietra vi sono forse cinquanta o sessanta piedi di datteri in un giardino, appresso del quale è un certo condutto d'acqua, che discende di un monte piccolo al basso ben ventiquattro piedi, della qual acqua se ne governa la carovana quando arriva lí.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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