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      E quando sono tutti a' piedi del detto monte, ivi fanno questo sacrificio.
     
     
      Del modo de' sacrificii della Mecca.
     
      Perché la novità delle cose suole il piú delle volte dilettare ogni animo generoso e alle cose grandi incitarlo, però, per sodisfare a molti del medesimo animo, soggiugnerò brievemente il modo che si osserva ne' loro sacrificii, il quale è questo, che ogni uomo ammazza al manco duoi o 3, e chi 4 e chi 6 castrati, per modo ch'io credo ben che 'l primo giorno si ammazzarono piú di 30 mila castrati, scannandoli verso dove leva il sole. E ciascun li dava per amor di Dio a' poveri, perché v'erano forse 30 e 40 mila poveri, li quali facevano una fossa in terra, poi li mettevano dentro sterco di cammello e cosí facevano un poco di fuoco, e rostivan alquanto quella carne e poi la mangiavano. E veramente credo che quelli tanti poveri uomini venivano piú tosto per la fame che per il perdono o indulgenzia; e che sia il vero, noi avevamo gran quantità di cocomeri, che venivano dall'Arabia Felice, e li mangiavamo levandoli via prima la scorza, la qual gittavamo fuori del nostro padiglione, come si suol fare: e li detti poveri stavano a 40 e 50 dinanzi al detto padiglione, e facevano gran questione tra loro per raccogliere le dette scorze da terra, ancor che fussino piene di sabbione. Per questo pareva a noi che venissero piú tosto per mangiare che per lavarsi de' loro peccati.
      Il secondo giorno un cadí della fede, qual è al modo d'un predicador nostro, montò in cima del detto monte e fece un sermone a tutto il popolo, il qual sermone durò cerca un'ora.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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