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      Per questo io gli dissi: «Mai non mangierò, se non mi promettete di darmi la libertà». Ed ella rispose: «Taci, matto, tu non sai quello che ti ha ordinato Dio, cioè, se tu sarai uomo da bene, sarai signore». Già io sapeva la signoria ch'ella mi voleva dare, ma io gli risposi che mi lassasse un poco ingrassare e ritornar il sangue, che, per le paure grandi ch'io aveva avuto, altro pensieri che di amore aveva nel petto. Ella rispose: «Per Dio, tu hai ragione, ma io ti farò dare ogni giorno ova fresche, galline, piccioni, pepe, cannella, garofani e noci moscate». Allora mi rallegrai alquanto delle buone parole e promesse ch'ella mi ordinò, e per ristorarmi meglio stetti ben quindeci o venti giorni nel palazzo suo.
      Un giorno ella mi chiamò e dissemi s'io voleva andar a caccia con lei; io le risposi de sí e andai seco. Alla tornata poi finsi di cascar ammalato per stracchezza, e stetti in questa fizione otto giorni, ed ella di continuo mi mandava a visitare per suoi secreti messi. E io un giorno le feci dire che avevo fatto voto a Dio e a Maumeto di andar a visitare un santo uomo che era in la città di Aden, il qual dicevan che facea miracoli per la santa vita che 'l teneva, e io lo confirmava esser vero per far il fatto mio; ed ella mi mandò a dire ch'era molto contenta, e fecemi dar un camello e 25 serafi d'oro, del che io ne fui molto allegro. E il giorno sequente montai sopra il camello e me ne andai in Aden in spazio di otto giorni, dove subito trovai quel santo uomo, il quale era adorato per rispetto che di continuo viveva in povertà e castità, e faceva vita di eremita.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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