E similmente teneva in la sua corte e a' suoi servizii sedecimila schiavi fra uomini e femine, alli quali tutti dava il viver: e sono tutti negri.
Delli gatti maimoni e d'alcuni animali come lioni, agli uomini inimicissimi.
Di qui partendomi e andando verso la sopradetta città di Aden, avendo camminato poi per cinque giorni, alla metà del cammino trovai una terribile montagna, nella qual vedemmo piú di diecimila fra simie e gatti maimoni, che andavan qua e là senza paura; fra li quali vi erano alcuni lioni molto terribili, i quali offendono molto gli uomini, quando possono: e per causa loro non si può passare per quella strada, se non sono almeno cento persone alla volta. Noi passammo con grandissimo pericolo e con non poca caccia di detti animali; pur ne amazzammo assai d'essi con gli archi e con le frombole e con li cani, per modo che noi passammo a salvamento. Arrivato ch'io fui in Aden, subito mi misi in la moschea fingendo d'esser ammalato, e ivi stavo tutto 'l giorno; la notte poi andavo a trovar il padrone della nave, per modo ch'ei mi mise nella nave secretamente.
Come andorono per fortuna nel porto di Zeila, città della Etiopia.
Avendo noi deliberato di veder altri paesi, com'era il nostro disegno, ci ponemmo in mare; ma la instabil fortuna, ch'esercitar suole il mutabile arbitrio suo nell'acque similmente instabili, ne disviò alquanto dal proposito nostro, perché de lí a sei giorni pigliammo il cammino verso la Persia, e navigato ch'avemmo sette giorni, venne una fortuna grandissima che ci fece correr fino in Etiopia, insieme con tutte le navi di conserva, che eran cariche di rubbia per tinger panni, perché ogni anno se ne carica fin 25 navi in Aden, la qual rubbia nasce nell'Arabia Felice.
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