La terra è abbondantissima di vettovaglia, e anco vi si trova grandissimo mercato di reubarbaro: io l'ho veduto comprare a sei libbre al ducato a usanza nostra, cioè onze dodeci per libbra. Questa città fa cerca sei o settemila fuochi; gli abitanti d'essa sono tutti maumettani. De qui mi parti' e camminai venti giornate per terra ferma, trovando pur ville e castelli molto bene abitati.
Di Eufra fiumara, qual credesi esser l'Eufrate, e della città di Siras; e come si conosce il muschio; e come l'auttor si accompagnò con un Moro.
E cosí, seguendo el mio cammino, arrivai ad una grande fiumara, la quale da quelle genti è chiamata Eufra; ma per quanto posso considerare credo che sia Eufrate, e per la grandezza e larghezza della sua bocca. Camminando poi piú oltra a man manca tre giornate, pur drieto alla fiumara, trovai una città chiamata Siras: e ha questa città il signore da per sé, il qual è persiano e maumettano. In questa città si trova gran quantità di gioie, cioè turchine e balassi infiniti: vero è che qui non nascono, ma vengono da una città chiamata Balasam. E in detta città si trova grandissima copia di azzurro oltramarino e tuzia e muschio assai. È da sapere che 'l muschio nelle parti nostre raro si trova che non sia contrafatto; la ragion è ch'io ho veduto far la esperienza in questo modo, pigliare una mattina a digiuno una vescica di muschio e romperla, e tre o quattro uomini alla fila odorarlo, e subito fargli uscire il sangue dal naso: e questo procede perché è vero muschio e non falsificato.
| |
Eufra Eufrate Siras Moro Eufra Eufrate Siras Balasam
|