Il sopradetto re di Decan sta sempre in guerra col re di Narsinga, e tutto il suo paese è maumettano. La maggior parte de' suoi soldati sono forestieri e uomini bianchi, e li nativi del regno sono di color leonato. Questo re è potentissimo e molto ricco e molto liberale, e tiene ancora molti navilii per mare, ed è grandissimo nimico de' cristiani.
Di qui partendoci, andammo ad un'altra città chiamata Bathecala.
Di Bathecala, città d'India, e della fertilità sua in molte cose, massime in riso e zuccaro; e di Amiadiva.
Bathecala è una città d'India nobilissima e distante da Decan cinque giornate; il re di detta città è gentile ed è sottoposto al re di Narsinga. Questa città è murata e bellissima, e distante dal mare cerca un miglio; non ha porto di mare, salvo che si va per una fiumara piccola, la qual passa appresso le mura della città. Quivi stanno molti mercatanti mori, per esser terra di grandissimo tratto. Qui è gran quantità di riso e gran copia di zuccaro, massime di zuccaro candido ad usanza nostra; quivi ancora si comincia a trovar noci e fichi, ad usanza di Calicut. Queste generazioni sono idolatre pur al modo di Calicut, salvo li Mori, che vivono alla maumettana. Qui non si usano cavalli né muli né asini, ma vi sono vacche, buffali e capre. In questo paese non nasce grano né orzo né legumi, ma altri frutti bonissimi ad usanza d'India.
Di qui partitomi, andai ad un'isola chiamata Amiadiva, nella quale abitano certe sorti di genti che sono mori e gentili. Questa isola è distante da terra ferma mezzo miglio e ha circa venti miglia di circuito, e in essa non è troppo buono aere, né è molto fertile.
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