La gente natural di questa terra non navigano molto per il mondo, ma li Mori sono quelli che trattano le mercanzie, perché in Calicut sono ben quindecimila Mori, li quali sono per la maggior parte nativi della terra e fanno mercanzia.
Delle navi di Calicut e a che tempo navicano, e della diversità delle stagion dell'anno, e quante sorti di navilii hanno.
Parmi assai conveniente e a proposito il dichiararvi come navigano queste genti per la costa di Calicut, e in che tempo, e come facciano li suoi navilii. Costoro adunque fanno primamente li suoi navilii di quattrocento overo cinquecento botte l'uno, i quali non hanno coperta. E quando fanno li detti navilii, infra una tavola e l'altra non mettono stoppa in modo alcuno, ma congiungono tanto bene quelle tavole che tengono l'acqua benissimo; e poi mettono la pegola di fuori e vi mettono grandissima quantità di chiodi di ferro. Non crediate però che loro abbiano carestia di stoppa, anzi ve n'è portata in abbondanza d'altri paesi, ma non la costumano per navilii. Hanno costoro ancora buon legname come noi e in maggior abbondanza. Le vele di queste sue navi sono di bombagio, e portano al piede di dette vele un'altra antenna, e quella spingono fuori quando sono alla vela per pigliar piú vento, sí che loro portano due antenne e noi ne portiamo una sola. Le sue ancore sono di marmo, cioè un pezzo di marmo lungo otto palmi e duoi per ogni verso, e il detto marmo porta due corde grosse attaccate, e queste sono le sue ancore.
Il tempo della navigazione è questo: dalla Persia in fino al capo di Cumeri, ch'è lontano da Calicut otto giornate per mare alla volta di mezzogiorno, si può navigar per mesi otto dell'anno, cioè da settembre infino per tutto aprile; e poi, dal primo dí di maggio per fino a mezzo agosto, bisogna guardarsi da questa costa, perché fa grandissima fortuna e gran controversia di mare.
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