E qui presente sta sempre la sua moglie, e non altra femina alcuna, faccendo grandissimi pianti e battendosi il petto. E questo si fa ad una o vero due ore di notte.
Come si brucia la donna viva dopo la morte del suo marito; e della prova che fa un giovene per dar ad intender che ama la sua innamorata.
In questa città di Tarnassari, poi che sono passati li quindeci giorni dapoi la morte del marito, la moglie sua fa un convito a tutti li suoi parenti e a tutti quelli del marito, e poi va con tutto il parentado dove fu bruciato il marito, pur a quella ora di notte. La detta donna si mette addosso tutte le sue gioie e altri lavori d'oro, tanto quanto val la robba sua. Dipoi li parenti suoi fanno far un pozzo alto quanto è alta la persona, e intorno al pozzo mettono quattro o cinque canne, intorno alle quali mettono un panno di seta, e nel detto pozzo fanno un fuoco delle sopradette cose che furono fatte al marito. E poi la detta donna, fornito ch'è il convito, mangia assai bietole, e ne mangia tante che la fanno uscire del sentimento. E vi sono di continuo li sonatori della città, che suonano con tutti gl'instrumenti, e sonvi ancora li sopradetti uomini vestiti da diavoli, li quali portano il fuoco in bocca, come già vi dissi in Calicut. E similmente fanno il sacrificio al Deumo, e poi la detta donna va molte volte in su e in giú ballando con le altre donne per quel luogo, e molte fiate si va a raccomandare alli detti uomini vestiti da diavoli, e gli dice che prieghino il Deumo che la voglia accettare per sua: e qui alla presenzia v'è gran quantità di donne, le quali sono sue parenti.
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