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      Non crediate però che costei stia di mala voglia, anzi pare a lei che allora allora sia portata in cielo, e a qual modo volontarosamente se ne va correndo con furia, e dà delle mani nel panno predetto, e gettasi in mezzo di quel fuoco. E subito li parenti piú congiunti le danno addosso con bastoni e con alcune palle di pegola, e questo fanno solo a fine che piú presto muoia. E non faccendo questo, la detta donna saria tenuta fra loro come a noi una publica meretrice, e li parenti suoi la fariano morire. E in questo luogo, quando si fa tal cosa, sempre vi sta il re presente, imperoché chi fa tal morte sono li piú gentili della terra, e non la fanno cosí tutti in generale.
     
      Un altro costume poco manco orrendo del predetto ho veduto in questa città di Tarnassari. Sarà un giovane che parlerà con una donna di amore, e le vorrà dar ad intendere che con tutto il cuore le vuol bene e che non è cosa al mondo che per lei non facesse: e stando in questo ragionamento, piglierà una pezza ben bagnata nell'olio, e appicciali dentro il fuoco e se la pone sopra il braccio a carne nuda, e mentre che quella brucia, egli sta a parlare quietamente con quella donna e senza una minima perturbazione, non si curando che s'abbruci il braccio, per dimostrar a colei che gli vuol bene e che per lei è apparecchiato a fare ogni gran cosa.
     
     
      Della giustizia che si osserva in Tarnassari e di molti altri costumi.
     
      Chi ammazza altri in questo paese, lui è morto alla usanza di Calicut. Del dar poi e dell'avere, bisogna che appara per scrittura overo per testimonio, e lo scriver loro è in carta come la nostra, e non in foglio d'arboro come in Calicut: poi vanno al governatore della città, il qual fa ragion sommaria.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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