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      Ma pur, quando muore alcun mercatante forestiero che non abbia moglie o figliuoli, non può lasciar la robba sua a chi li piace, perché 'l re vuol esser lui erede. E in questa terra, cioè li nativi di lí, cominciando dal re, dapoi la morte sua il figliuolo riman erede. E quando muore alcun mercatante moro, si fa grandissima spesa in cose odorifere per conservare quel corpo, qual mettono in una cassa di legno e poi la sotterrano, ponendo la testa verso la Mecca, che viene ad esser verso ponente. E avendo il morto figliuoli, rimangono eredi.
     
     
      Delli navilii che usano in Tarnassari.
     
      Hanno queste genti in uso loro grandissimi navilii di piú sorti, delli quali una parte sono fatti piani di sotto, perché quelli di tal sorte vanno in alcuni luoghi dove è poca acqua; un'altra sorte sono fatti con la pruova dinanzi e di drieto, e portano duoi timoni e duoi arbori, e sono senza coperta. V'è ancora un'altra sorte di navi grandi, le quali si chiamano giunchi, e queste sono di mille botte l'una, sopra le quali portano alcuni navilii piccoli, per poter andar ad una città chiamata Malacca, e vi vanno con que' navilii piccoli per le spezie minute, come intenderete quando sarà tempo.
     
     
      Della città Banghalla, e quanto è distante da Tarnassari, e delle mercanzie che in quella si trovano.
     
      Torniamo al mio compagno, ch'egli e io avevamo desiderio di veder piú avanti. Dapoi alquanti giorni che fummo stati in questa città, stracchi già di simil servizio che disopra avete inteso, e vendute alcune parti delle nostre mercanzie, pigliammo il cammino verso la città di Banghalla, la quale è distante da Tarnassari settecento miglia, alla quale noi arrivammo in undeci giornate per mare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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