Li facemmo dire per quei cristiani che non volevamo altra cosa da lui salvo l'amicizia sua, e che pigliasse la roba e facesse quanto li piaceva. Li cristiani gli riferirono quanto li aveva imposto il compagno, con dire al re che pigliasse li coralli senza danari e senza gioie. Intendendo egli questa liberalità, rispose: «Io so ben che li Persiani sono liberalissimi, ma non viddi mai un tanto liberale quanto è costui». E giurò per Dio e per il diavolo che 'l voleva vedere chi saria piú liberale, o egli o il Persiano, e comandò subito ad un suo schiavo che portasse una certa cassetta, la qual era lunga e larga duoi palmi, lavorata d'oro intorno intorno, ed era piena di rubini dentro e fuori. E aperta che l'ebbe, vi stavano sei tramezzate stanzie, tutte piene di diversi rubini grandi e piccoli, finissimi, e posela innanzi a noi, dicendo che pigliassemo quelli che volevamo. Rispose il mio compagno: «O signor benigno, tu mi usi tanta gentilezza che, per la fede ch'io porto a Macometto, io ti fo un presente di tutta questa roba; e sappi, signore, ch'io non vo per il mondo per acquistar roba, ma solo per veder varie genti e varii costumi». Rispose il re: «Io non ti posso vincere di liberalità, ma piglia questo ch'io ti do». E cosí pigliò un buon pugno di rubini per ciascuna di quelle stanzie della cassetta e gliene donò: questi rubini potevano esser cerca dugento; e dandogliene gli disse: «Piglia questi, per la liberalità che mi hai usato». E similmente donò alli detti cristiani duoi rubini per ciascuno, li quali furono stimati mille ducati; e quelli del mio compagno furono stimati cerca centomila ducati, onde a questo si può considerare costui essere il piú liberale re che sia nel mondo.
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