Veduto che avemmo questa isola e questa gente, dimandammo alli cristiani se altro v'era da vedere. Ci risposero: «Vediamo un poco in che modo vendono questi garofani». Trovammo che si vendevano il doppio piú che le noci moscate, pure a misura, perché quelle persone non intendono pesi.
Della isola Bornei.
Volontarosi eravamo di mutar paese, pur tuttavia per imparar cose nove. Allora dissero li cristiani: «O caro compagno, dapoi che Dio ci ha condotti fin qui a salvamento, se vi piace andiamo a vedere la piú grande isola del mondo e la piú ricca, e vedrete cosa che mai non avete vista. Ma bisogna che andiamo prima ad un'altra isola che si chiama Bornei, dov'è mestieri pigliar una nave grande, perché il mare è piú grosso». Rispose egli: «Io son molto contento di far quel che volete». E cosí pigliammo il cammino verso la detta isola, alla qual sempre si va al mezzogiorno. Andando in questo cammino, continuamente li detti cristiani, notte e giorno, non aveano altro piacere se non di parlar con meco delle cose de' cristiani e della fede nostra. Quando io li dissi del volto santo che sta in Santo Pietro, e delle teste di santo Pietro e di santo Paulo e di molti altri santi, mi dissero secretamente che s'io voleva andar con essi, ch'io saria grandissimo signore, per aver visto queste cose. Io dubitava che, poi che me avessero condotto là, non arei potuto mai piú tornar alla patria mia, e per questo restai di andarvi.
Arrivati che fummo all'isola di Bornei, la qual è distante da Maluch cerca dugento miglia, trovammo ch'è alquanto maggiore che la sopradetta e molto piú bassa.
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