Il mercatante, subito ch'ebbe letta la lettera, se la pose sopra il capo e disse ch'io staria sicuro sopra la sua testa; e subito fece far molto ben da cena, con molte galline e piccioni. Quando li Persiani viddero venir galline, dissero: «Oimè, che fate voi? Costui non mangia carne», e subito vennero altre robbe. Fornito che avemmo da mangiare, li detti Persiani dissero a me: «Andiamo un poco alla marina a piacere», e cosí andammo dove stavano le navi di Portoghesi. Pensate, o lettori, quanta fu l'allegrezza ch'io ebbi nel cuore: andando un poco piú avanti, viddi alla porta d'una certa casa bassa tre botteghe vote, per le quali pensai che lí dovea esser la fattoria de' cristiani. Allora, alquanto rallegrato, ebbi volontà di fuggire dentro alla detta porta, ma considerai che, facendo tal cosa nella loro presenzia, la terra tutta si metteria a rumore; e io, non potendo sicuramente fuggire, notai il luoco dove si faceva il castello de' cristiani e deliberai di aspettar il giorno seguente.
Come l'auttore si fuggí di Canonor alla fortezza de' Portoghesi, e come li duoi Milanesi furono morti in Calicut.
La domenica mattina mi levai a buon'ora e dissi ch'io voleva andar un poco a sollazzo. Risposero li compagni: «Andate dove vi piace», e cosí pigliai il cammino secondo la fantasia mia, e andai dove si faceva il castello de' cristiani. E quando fui un pezzo lontano dalli compagni, passeggiando sopra la spiaggia del mare, mi scontrai in duoi cristiani portoghesi e dissi loro: «Signori, dove è la fortezza de' Portoghesi?
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