E volendo, oltre le sopradette cose, salvare anche sette spingarde e tre gatti maimoni e duoi gatti da zibetto e la rota da conciar gioie, per questa miseria loro furon causa della lor morte, perché 'l schiavo suo, qual era di Calicut, avedendosi che volevano fuggire, se n'andò subito al re e dissegli ogni cosa. Il re non gli credeva; nientedimeno mandò 5 Naeri a casa a star in sua compagnia. Vedendo il schiavo che 'l re non li voleva far morire, se n'andò al cadí della fede de' Mori e dissegli quelle medesime parole che avea detto al re, e piú gli disse che tutto quello che si faceva in Calicut loro avisavano li cristiani.
Il cadí moro fece un consiglio con tutti li mercatanti mori, fra li quali adunarono cento ducati, li quali portarono al re di Giogha, il qual si trovava allora in Calicut con tremila Gioghi. Al quale ditti Mori dissero: «Signore, tu sai, gli altri anni, quando tu vieni qui, noi ti facciamo molto bene e piú onore che non facciamo adesso. La causa è questa: che sono qui duo cristiani nimici della fede nostra e vostra, li quali avisano li Portoghesi di tutto quello che si fa in questa terra. Per questo ti pregamo che tu gli ammazzi: e piglia questi cento ducati». Subito il re di Giogha mandò ducento uomini ad ammazzar li detti duoi Milanesi: e quando andarono alla sua casa, cominciarono a dieci a dieci a sonar cornetti e domandar elemosina. E quando li Milanesi viddero multiplicare tanta gente, dissero: «Questi vogliono altro che lemosina», e cominciorono a combattere, per modo che essi duoi ne ammazzarono sei di coloro e ne ferirono piú di quaranta.
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