Dapoi il vice re fece tirar tutta la gente nella punta, dove si stava sicuramente, e qui fece alquanti cavalieri, fra li quali per sua grazia fece ancor me, e il valentissimo capitano il signor Tristan da Cugna fu mio patrigno. Fatto questo, il vice re cominciò a far imbarcar genti, pur continuamente faccendo brusciar molte case del detto luoco, per modo che con la grazia di Dio, senza morte d'alcuno di noi, pigliammo il cammino verso Canonor, e subito il capitano nostro fece fornir le navi di vettovaglia, per ritornarsene verso la patria tanto da noi desiderata.
LIBRO DELLA ETIOPIA
Nessuna cosa è piú necessaria a quelli che, per utilità commune e per fare immortal il suo nome, scrivono istorie o ver narrano li siti delle regioni e paesi del mondo, che di tener avanti gli occhi e aver sempre fisse nella memoria le cose che nelli libri superiori hanno (per non esservi l'occasione) pretermesso di dire, acciò che, dimenticandosi di alcuna di esse, non diano causa a' curiosi lettori di accusarli di negligenzia e di oblivione. E perché nel principio di questo libro, dove si trattò dell'Etiopia, non mi par che fosse a bastanza detto di quella, però nel fine di questa mia faticosa peregrinazione, essendo il luogo opportuno, si narrerà di molti luoghi e isole che nel ritorno mio si viddono, non pretermettendo li pericoli e le fortune ch'io passai.
Di varie isole nel mar Oceano meridional della Etiopia.
Alli 6 di decembre pigliammo il nostro cammino verso l'Etiopia, e passammo il colfo, che sono circa tremila miglia di passaggio, e arrivammo all'isola di Monzambich, la qual è del re di Portogallo.
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