Dipoi Iambolo di queste cose lasciò memoria, e scrisse di molte altre dell'India, che per lo adrieto dagli altri non erano state sapute.
Discorso sopra la navigazione di Iambolo, mercante antichissimo.
Diodoro Siculo nacque nell'isola de Sicilia, nella città di Agira, ch'al presente si chiama San Filippo di Agirone in Val Demona, e scrisse in lingua greca grande e mirabile istoria, percioch'egli abbreviò tutti gli scrittori antichi, sí greci come latini e barbari, e cominciando dal principio del mondo, secondo l'opinion de' gentili, pervenne infino alla età di Augusto, nel qual tempo visse. Divise detta istoria in XL libri, delli quali (per ventura grande) ne sono rimasi infino a' tempi nostri quindeci integri. E conciosiacosaché nel fine del secondo scriva la navigazion di un Iambolo, Greco antichissimo, il qual fu trasportato ad una isola posta sotto la linea dell'equinoziale nel mar Indico, esistimandola degna d'esser letta, mi è parso di trascriverla doppo tant'altre navigazioni, e insieme raccontar quanto sopra quella udi' altre volte parlarne da un gentiluomo portoghese, il qual aveva fatto gran fatiche nelle buone lettere e si dilettava grandemente di cosmografia, e per essere stato molti anni in la India orientale e massimamente in la città di Malacha, la quale è sopra l'Aurea Chersoneso a riscontro dell'isola di Sumatra, parlava molto particolarmente delli paesi che sono fra li tropici.
Costui adunque diceva aver fermissima openione che la navigazion di Iambolo sia stata vera, e che arrivasse all'isola sotto l'equinoziale, e che dapoi ritornato in Grecia ne facesse memoria.
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