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      Ma che gli parve di finger una republica quanto meglio ordinata che si seppe imaginare di quel paese, dove non era cognizion che mai alcun vi fosse stato, né pensava che per l'advenire vi dovesse andare, e perché fu infiniti anni avanti che Platone scrivesse la sua «Republica», però, secondo il costume degli istorici del suo tempo, vi pose tante favole di uomini e animali, conciosiacosaché li detti non credevan che li loro scritti dovessero aver credito o riputazione, se non eran in qualche parte simili alli poeti, che mescolavan sempre la verità con molte meraviglie. E per tanto, essendo veramente il paese fra li tropici, come il detto gentiluomo affermava, e temperato di aere, e tutto abitato e pieno di genti, e che per la temperie in tutto il tempo dell'anno vi son frutti maturi e immaturi sopra gli arbori, non era da dubitar punto che Iambolo non vi fosse stato.
      Aggiungeva ancora detto gentiluomo a proposito delle sopradette cose che, avendo letto la poesia d'Omero (che per la sua antichità fu da sapientissimi uomini riputata la prima filosofia, e da quella presero tutti i loro principii), esso trovava che detto poeta aveva avuto grande cognizione del sito della terra, e massimamente da quella parte ch'è posta fra li tropici; e che aveva molte volte pensato, sopra la descrizion del giardino maraviglioso di Alcinoo, re dell'isola di Corfú, nel qual dice che non vi mancavan sopra gli arbori né per freddo né per caldo i frutti tutto 'l tempo dell'anno, e che vi spirava un'aura dolce di zefiro che di continuo gli faceva nascer, fiorir e maturar, e che il pero sopra il pero, il pomo sopra il pomo, l'uva sopra l'uva e il fico sopra il fico si maturavano, che questo giardino cosí fatto per suo giudicio si doveva intender con piú abstruso e profondo sentimento di quello che fin ora era stato inteso.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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