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      Onde, per far l'effetto sopra detto, trovò due uomini portoghesi che sapevan la lingua araba, e dette carico ad un di loro di andar ambasciador a quel gran principe de' Negri detto il Prete Ianni, e all'altro di scoprir prima le marine dell'Etiopia, e poi di andar a veder l'isola di Ormus e li regni e città della costa dell'India, dove nascono i pepi e gengevi. Alfonso di Paiva, che era un di loro, giunto alla corte del detto Prete Ianni moritte, e in suo loco vi andò l'altro, che si chiamava Pietro de Covillan, il qual però prima era stato a discoprir la costa di Calicut e di tutte quelle marine, e de lí passato poi sopra l'Etiopia e arrivato fino a Cefala, e avea dato aviso al prefato re don Giovanni di tutto quello che egli avea scoperto, come piú particolarmente si leggerà nel viaggio che scrive il prefato don Francesco Alvarez: e per questa causa non ne voglio dir altro.
      E stando questo Pietro di Covillan nella detta corte, dapoi passati molti anni (conciosiacosaché mai non poté aver licenzia di partirsi), essendo morto il detto re don Giovanni secondo, successe il re don Emanuel, il qual fece passar le sue caravelle intorno tutta l'Etiopia, e giunsero in l'India, dove per virtú di molti suoi capitani, uomini eccellentissimi nell'arte militar, ebbe molte vittorie nelle parti del mar Rosso, sino Persico e nella India, e molte città e isole furono ridotte a sua obedienzia, e furono mandati diversi ambasciadori alla corte del detto Prete Ianni, che allora era fanciullo di anni undici, nominato David.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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