Dipoi egli fece edificare una bellissima terra di circuito di un miglio, da fortissimi muri e fossi circondata, piena di case, strade ordinate a nostro costume, e dentro di essa fece una fortezza, che parmi oggidí delle miglior cose che i Portoghesi tengono nell'India. L'isola è abitata da gentili, i quai, per esser da noi che da' Mori meglio trattati, sono amici de' Portoghesi e parziali. Qui truovasi grandissima quantità d'orefici, e li megliori che siano in tutta l'India.
Di quest'isola era prima signore il re della terra ferma ove è Paleacate, detto Idalcam del Sabaio, ch'è maumettano, di nazion turco, uomo bellicoso; e appresso d'esso vivono molti capitani della parte di Turchia. I naturali di questo regno sono uomini gentili, di bell'aspetto e di color lionato; le loro vestimenta sono a uso di Turchia, e massime di mercatanti, degli altri all'apostolica. Ivi sono i Bramini, a nostro modo sacerdoti; altri con un panno di cottone si copron le parti vergognose del corpo, e questi son detti Nairi, uomini di guerra, che sempre portano lance, archi, spade e targhe, e per combattere sono i miglior uomini d'India. Ivi la terra è fertilissima, e piena di frutti a nostro costume e della sorte che sono in India; è copiosa d'ogni animale, cosí domestico come silvestre. Trovansi nella terra ferma molti tigri e serpenti d'incredibil grandezza; nel fiume vivono certa spezie di cocodrilli, e alcuni di lunghezza di venti piedi, con le altre parti corrispondenti, i quai molte volte escono fuori dell'acqua, cibandosi d'animali ch'intorno al fiume si pascono.
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