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      La maggior quantità veniva per mare al Zidem, porto della Mecca, e a Suese e altri porti del Cairo vicini al monte Sinai, e quivi per Alessandria, d'onde si navigavano per la nostra Europa. Ed era tanto il profitto di tal commerzio che in questa parte Malacha, Calicut, Ormuz e Adem, principali porti dove tal mercanzie facevano capo, erano stimate le piú nobili e ricche terre d'Oriente, come delle nostre bande il Cairo e Venezia, che ben sa V.S. illust. quanto si augumentavano. E non dee esser tenuto per maraviglia che siano a tanto stato e grandezza pervenute, perché questi Mori non si contentavano di guadagnare nelle loro navigazioni cento per cento. Dopo la venuta de' Portoghesi, mancando l'utilità di dette terre e soggiogate la maggior parte d'esse, si ritrasseno e' mercanti principali per la terra ferma e per altre parti dove navigano i Portoghesi, il che cominciò annullare il nome e la grandezza di tal terre. Questo fu non solamente detrimento per l'India, ma del Cairo e di Venezia, che tenevano la principal entrata di speziarie, perché, essendo i Portoghesi signori del mare, non lassano trarre nessuna sorte di esse né navigare senza loro licenza, o senza pericolo della vita o di perpetua servitú: la qual licenzia di andare a Mori non concedono. Per questa causa per maraviglia là vanno navi, e se pur alcuna per aventura vi va, non può levare tanta speziaria che piú non sia necessaria per l'Arabia e per Etiopia, dove sono nel medesimo prezzo che in Europa.
     
     
      Come, arrivati in Adem, vennono ambasciadori di Amirmirigian


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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