Qui dicono essere uno anello di Salamone e una corona e catedra del re David, tenuta in grandissima osservanzia. Piacendo a nostro Signore dare effetto a' nostri desiderii, passando io in quel paese potrò dare piú certo testimonio di questo, che non è se non per fama.
Del modo del pescar le perle. Dell'isola Baharem. Come in Zeilam nascono varie pietre preziose,
e qual fusse anticamente detta isola di Zeilam.
Stemmo in questa isola di Dalaccia un mese intiero, la qual è in latitudine di XVI gradi, vicina alla terra d'Etiopia VII leghe. È di XX leghe di circuito, di sano aere, isola bassa e sterile con certi colli e valli pieni di pruni e stecchi, senza nessuno arboro fruttifero. Qui poco si semina, che la maggior parte della vettovaglia viene di Etiopia, che sono mele, miglio, butiro e qualche poco di grano; è buona solamente per pasture di capre, camelli e bovi, che qui sono in gran quantità per tutta l'isola, perché è abbondantissima d'acqua dolce, che è rara in queste parti. Cominciossi ad abitare per la commodità di quest'acque, e rispetto alle perle ch'intorno ad essa e ne' bassi dell'isole circonstanti si generano, che tutte sono di questo re. Pescansi nel fondo del mare con una rete al collo, come vangaiuole, la quale dipoi ch'è piena di madre di perle, la legano ad una corda che pende con contrapeso dal navilio (in che vanno a pescarle) insino al fondo del mare, e tornati di sopra la tirano. Cosí costumano in Cefala, ch'è nella costa d'Etiopia, donde viene oro della terra ferma vicina a Monzambique, ch'è non troppo lontana dall'equinoziale; e questo medesimo modo usano in Baharem, che è un'isola dentro il sino Persico cosí chiamata, donde vengono le miglior perle e in maggior quantità che d'altra parte.
| |
Salamone David Baharem Zeilam Zeilam Dalaccia Etiopia VII Etiopia Cefala Etiopia Monzambique Baharem Persico
|