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      Il Capitan maggiore, desideroso di arrivare al Zidem, stette XV giorni andando sempre in volta per non discader del suo cammino, e in questo tempo mai non poté entrare nel porto, per la gran fortuna che già dicemmo, per la quale fu al fondo una nave portoghese il sabbato santo (vero è che si salvò tutta la gente).
     
     
      Come, essendo giunta l'armata di Portoghesi al porto del Zidem, fatto consiglio si determinò
      di non dar battaglia alla città, e per che causa. Del fiume Indo; dell'isola detta Diupatam;
      e come il capitano maggiore, dando ordine di partirsi,
      mandò a por fuoco a tre navi grosse e a un galeone di due coperte.
     
      Nel tempo che vedemmo la terra del Zidem, all'entrata dell'armata nel porto, Raysalmon, avendo notizia di nostra venuta per gli uomini della terra, da' quali fummo visti, ebbe commodità di munire la città di artegliarie e gente che dalla Mecca vennero: e passavan 10000, di diverse regioni, che vi erano in peregrinaggio, perché la Mecca non è piú lungi dal Zidem che XII leghe. E subito che la nostra armata comparse, non restarono dí e notte di sbombardarla, senza farle alcuna offesa, ancor che le lor artegliarie siano potentissime, le quali, stando le nave sorte molto lungi, tirando in arcata davano in fallo. Il medesimo giorno si messero insieme i principali col capitan maggiore ed ebbero varie openioni, se fusse ben darle la battaglia o lasciarla: e contro alla volontà di molti, desiderosi di saltare a terra, dal signor Lopes Soares, uomo prudente e temperato in ogni suo negocio, fu determinato che era piú securo non combatterla che, combattendola, metter in pericolo l'armata e lo stato di India.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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