Conciosiaché, non sapendo che gente fosse nella città, e che essi non erano molti, rispetto che nella nostra nave che non vi fu andavano quattrocento uomini, e non restando le nostre navi ben guardate, potevano i Mori, con due galere che stavano al mare, saltare ad esse quando i nostri Portoghesi fossero in terra e vietare che non tornassero a difenderle; e lasciando le navi con gente, pochi restavano per combatter la città, il mare della quale è tanto basso che i battelli non possono a gran spazio arrivar alla spiaggia. E per questo era necessario che fussero per acqua mezza lega, e col peso dell'armi, e per l'impedimento dell'acqua, avendo a disbarcar nel mezzo della riviera, piena d'infinita arteglieria grossa e minuta, prima che là comparissero sarebbero mal trattati, e trovando alcuna resistenzia, portavano pericolo non si poter raccorre sí presto a' battelli, e per tal impedimento di restar tutti morti.
Stando in questa resoluzione, fuggí di terra un schiavo di Raysalmon, che dicono era suo cameriere, cristiano delle terre di Mondevi, e venne per questi bassi vicini alle navi, donde lo levorono in un battello alla capitana, e diede nove del soccorso ch'era venuto nella città della Mecca, e come stava fortificata, dechiarando molt'altri segreti che sapeva: fra gli altri, che quivi si trovava l'ambasciadore del re di Cambaia, ch'è una delle principali e ricche regioni dell'India, per la quale il fiume Indo spargendosi entra nel mar Oceano; e questo ambasciadore l'avea mandato di consiglio di uno Turco chiamato Melchias, il quale è signore dell'isola di Diupatam, suddito al detto re, la qual isola è posta in un braccio di mare ch'entra in detta Cambaia gran spazio, nel qual braccio è la bocca del detto fiume Indo.
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