In questo tempo cominciarono a mancare le vettovaglie, e non pagavano soldo: per questa cagione si levoron settecento uomini del campo e fuggironsi in un colle dell'isola, e mandarono a dire a' capitani che pagassino il soldo che gli davano e mandassero a fornire il campo di mantenimento d'altra maniera, faccendo determinazione di morire tutti sopra questa dimanda. I capitani cominciorno a mitigarli, e saputo per certo ch'il re d'Adem non lasciava venire cosa nessuna della terra ferma ch'era di suo dominio, Amyrasem convenne con Raysalmon di passare nel regno d'Adem con parte della gente, schioppettieri e arcieri, i quali fra loro continuamente andavano multiplicando, per rispetto che Raysalmon levava gran somma di scoppietti e cresceva soldo a chi voleva levarli: per questa causa ne avea già insieme piú di 2000.
Come Amyrasem messe a sacco Zibid (e ivi fu morto il fratello del re di Adem) e dipoi Taesa, ch'è un'altra buona città; e come Raysalmon fece nel mare affogar Amyrasem.
Passò Amyrasem nel regno di Adem, a un porto ch'è fra la bocca del mar Rosso e Cameran, con milleottocento uomini, i quali, avendo disbarattato con le artegliarie in guerra campale gran numero de Mori, entrarono in Zibid per forza d'arme, la qual città del detto regno è grande, ricca e abbondantissima di tutte le cose a nostro costume, e di essa insignoritisi, s'empierono tutti di ricchezze, di donne e cavalli: e in questa entrata ammazzarono un fratello del re. Quindi andarono a Taesa, ch'è un'altra buona città, e conquistaronla con piú facilità, non osando i Mori aspettar il tiro di schioppetto; e stando in questa terra ricchissimi e con tutti i piaceri e delicatezze umane, addimandorono nuovo soldo al capitano, il quale iscusandosi minacciorono di morte.
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