Tutti li sopradetti andammo in compagnia con don Rodrigo, e similmente andavano con Matteo tre Portoghesi, uno de' quali si chiamava Magaglianes, l'altro Alvarenga, il terzo Diego Fernandez.
Delli presenti che don Rodrigo portò al Prete Ianni.
Cap. V.
Subito furono ordinati i presenti che avevano da mandarsi al Prete Ianni, non già simili a quelli che il re nostro signore gli mandava per Odoardo Galvan, perché già quelli erano stati malamente dispensati in Cochin per Lopo Soarez; e quello che se gli mandava al presente era cosa povera, ma solamente per fare scusa che le preziose pezze e cose che se gli portavano erano restate nell'India, e che dapoi le se gli mandariano. Gl'infrascritti sono li presenti che portammo al detto Prete Ianni, cioè una spada e un pugnale molto ricchi e belli, quattro panni di razzi a figure per coprir le mura, molto fini, una bella corazza coperta di velluto e un ricco celatone indorato, due pezzi d'artigliaria con quattro code, alcune ballotte e alquanti barili di polvere, un napamondo e un organo.
Noi andammo in Ercoco, dove fummo consignati a Barnagasso, il qual ne fece alloggiare discosto due o tre tiri di balestra, in una pianura ch'è a' piedi d'un monte, dove subito ne mandò a donar un bue, pane e vino del paese. Dimorammo ivi perché in quel luogo ne avevano da provedere di cavalcature e camelli, per portare tutte le robbe nostre. Questo giorno era il venerdí, e perché in questo paese si osserva la legge vecchia e nuova, ci riposammo il sabbato e la domenica, per guardarsi tutti duoi questi giorni.
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