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      E conducevano alcuni buoi e uomini per levar le nostre robbe, ma il detto uomo se ne andò subito per quelle montagne, a cercar piú buoi e piú persone di quelle ch'esso aveva condotte. Ed essendo già le nostre robbe nella strada preparate per andarcene con tutte le genti e buoi in ordine, vennero i frati e parlarono molto con le genti, e noi non intendevamo ciò che dicessero, disturbarono la nostra partita di maniera che noi ritornammo a raccoglierle. E fu necessario mandar di nuovo a Barnagasso, e vi andò Giovanni Scolaro scrivano con il suo uomo, e tardarono sei giorni; e vennero con risposta di buono aviamento, cioè che ne conducessero noi e le nostre robbe, e che ne dessero muli e buoi quanti ne facessero bisogno. Con tutto questo i frati erano disposti di volerne turbare, sí come coloro che ci volevan male.
      Partimmo da questo monasterio di San Michele alli XV del mese di giugno, e perché si tardava nel caricare le robbe, conciosiaché i buoi non erano venuti se non pochi, e non vi erano mule che fussero a sufficienzia per tutti noi, alcun partirono a piedi. Eravi anco poca gente per levar le nostre robbe, e non potendo andare i buoi per li boschi e selve folte, per essere tutta la terra sassosa e salvatica, restarono ivi le bombarde con le code e li barili della polvere. E non potevano essere lungi dal monasterio piú che due miglia che, arrivando l'ambasciadore e gli altri che con lui erano, trovammo tutte le robbe discaricate: e non potendo intender la causa perché l'avevano fatto, di nuovo le facemmo caricare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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