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      E vi son donne gran maestre in far questi segni, e fannogli in questo modo: pigliano uno spicchio d'aglio grande, mondato, non molto fresco, e lo mettono appresso l'occhio o in altra parte dove vogliono far il segno, e dipoi tagliano intorno con un coltello aguzzo, cioč attorno il detto aglio; e allora slargano quel taglio e vi mettono sopra un poco di cera, e sopra la cera un poco di pasta, e legano con un panno, e lasciano stare cosí legato una notte. E resta il segno per sempre mai, che par fatto con fuoco, perché il color di quel segno č negro piú di quello che lor sono.
      Nel morir delle persone, le ho vedute portare, cosí le grandi come le mezane e basse, tutte a un modo. Prima, nel tempo del morire, loro non usano d'accender candele, ma poi che son morti danno loro molto incenso e li lavano, e dapoi fasciano tutta la persona in un lenzuolo, e se č persona grande gli mettono sopra il lenzuolo un cuoio di bue disteso nella lettiera. E venendo i preti per portarlo a sepellire, dicono un poco d'ufficio, e lo pigliano portandolo verso la chiesa con la croce, con il turribulo e con l'acqua benedetta, correndo quanto piú possono, che non č uomo che possa giungerli. E giunti alla chiesa, non mettono il morto in quella, ma subito lo pongono appresso la fossa, e non gli dicono niente del nostro ufficio, cioč l'ufficio de' morti, né alcuno salmo di David né di Iob. E io dimandando che cosa era quella che essi dicevano, mi rispondevano che era l'Evangelio di san Giovanni tutto integro: il qual finito lo mettevano nella fossa, alla quale prima davano l'incenso e l'acqua benedetta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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