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      In quel medesimo giorno che noi arrivammo, Tigremahon mandò a chiamar l'ambasciadore, il quale vi andò con noi altri; ma arrivati che fummo al palazzo, ne fu detto che egli era andato alla chiesa con la sua moglie per pigliare la communione: e questo poteva essere su le XXII ore e mezza, che a quella ora in quel paese dicono la messa, quando non è o sabbato o domenica. E andammo ad incontrarlo che veniva dalla chiesa con la moglie, e cavalcavano due mule ben ornate, secondo che si richiede a uomini grandi, e accompagnati da gran signori. Questo Tigremahon è un vecchio di bella presenzia, e la sua consorte era coperta tutta di panni di bambagio azurri: e talmente era coperta che non gli vedemmo né il viso né alcuna altra parte del corpo. Quando gli fummo vicini, mi dimandò una croce che io aveva in mano, la quale egli baciò e diedela a baciare a sua moglie: ed ella, senza scoprirsi il viso, la baciò cosí sopra i panni, e ne fece buona ciera e gran carezze. Costui mena seco gran corte, cosí di uomini come di donne, e di grande apparato, maggiore che non è quello del Barnagasso. Ci disse l'ambasciadore e quelli che con lui erano la gran cortesia e carezze che avevano avute da Tigremahon, cosí in mostrargli buona ciera come in mandargli vettovaglia da vivere. Ed è poco tempo che ha tal signoria, e ancora non ha finito di pigliare il possesso per tutto il suo dominio.
      In questo reame, li re e quelli che sono sottoposti alli re, il Prete Ianni gli leva e mette quando gli pare e piace, con causa e senza causa, e per questo, quando sono privati del dominio, non mostrano maninconia o tristezza, e se pur l'hanno per male, lo tengono secreto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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