Poi si partí e andò al suo viaggio, e noi tornammo alli nostri alloggiamenti. E vedendo che non potevamo camminare con tanta robba, mettemmo ordine di mandargli di nuovo a parlare con alcuni presenti per Giorgio di Breu e per mastro Giovanni medico, li quali vi portorno un pugnale ricco e una spada con il fodro di velluto e li capi dorati. Dati questi presenti e fatto questo ufficio, fu subito ordinato che ne fusse portata la robba, e che per tutte le sue terre ne fusse dato da mangiare pane, vino e carne. E avuta tal nuova, che fu alli 9 d'agosto, ci partimmo e andammo a dormire in certi piccioli villaggi, serrati come quelli di sopra per paura delle tigri. E la notte che quivi dormimmo, essendo già due ore di notte, uscirono duoi uomini della terra per andar ad una stalla di vacche, e nella strada furono assaltati dalle tigri, e uno di loro fu ferito in una gamba. Iddio volse che udissimo gridare e gli soccorremmo, perché gli averiano ammazzati.
In questa terra vi sono villaggi abitati dalli mori divisi da quelli delli cristiani, li quali dicono che pagano gran tributo di panni di seta e d'oro alli signori del paese, ma non fanno le altre angarie che fanno gli cristiani; e questi mori non hanno moschea alcuna, perché non gliele lasciano tenere. Tutte queste terre sono fertili, sí di pascoli come di formenti e d'altre biade, e sono alcuni monticelli non troppo alti, quasi come campagne, tutti lavorati e coltivati e pieni d'arbori fruttiferi.
Partiti da questo luogo, andammo ad alloggiare e dormire a un altro luogo XII miglia lontano, ma picciolo, in un alto monte a man sinistra, che è tutto verde e pieno di arbori fruttiferi.
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Giorgio Breu Giovanni
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