Pagina (193/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Cap. XLVII
     
      Il martedí mattina, vedendo che non veniva il frate, cominciammo a camminar per la riva di un fiume bellissimo per ispazio di sei miglia, paese molto ameno e grazioso, e pieno di verdure e di arbori senza frutto e con frutto; e dall'una banda e dall'altra vi erano costiere di montagne altissime, che tutte si vedevano seminate e piene di formenti e orzi e olivi selvatichi, che paiono ulivi giovani, perché gli tagliano spesso per poter seminare le biade. Nel mezzo di questa valle vi è una bellissima chiesa di Nostra Donna, intorno alla quale vi sono molte case, stanzie e abitazioni delli preti; vi sono ancora infiniti cipressi altissimi e grossissimi quanto dir si possa, e molti boschi di alberi di piú sorti che noi non conoscemmo. E vicino alla porta principale della chiesa vi era una bellissima fontana e chiara, che andava d'intorno alla chiesa, poi si spandeva per una gran campagna, che tutta si può adacquare con li suoi rivoli: e per questo si semina in tutti li mesi dell'anno con ogni sorte di semenza, orzo, miglio, lente, roveia, fava, ceci, taffo de guza, che è molto buono, e quanti altri legumi sono in questo paese; e alcuni si veggono seminati allora, altri cresciuti in erba, altri maturi, altri segati e altri battuti, cosa che non si vede nelle parti nostre di Europa. In cima di questa valle vi è una grande ascesa, e in faccia vi è una chiesa, la quale ha intorno assai abitazioni di preti, dove la terra è molto arida e secca. In mezzo di quella vi è una muraglia antichissima, la quale dimostra essere stata torre con porte per guardar quel luogo, perché è un monte cosí aspro che da quello a LX miglia inanzi non vi è altro passo: e ben pare che questo sia cosí per la molta gente che di continuo qui corre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Nostra Donna Europa