Vi corre ancora il sale per moneta, come fa per tutto il paese, e quivi danno sei o sette pietre di sale per un pezzo di questo ferro.
Quivi viene a essere, quasi all'incontro dalla banda di ponente, una terra detta Bugana, la quale č terra molto fredda per causa delle montagne altissime che vi sono, sopra le quali vi č assai di quella erba con che fanno le corde, cioč sparto: del quale una fiata ne portai alquanto ad alcuni Genovesi che erano quivi con noi, li quali mi dissero che mai non ne avevano veduto di cosí buono, e che era megliore di quello d'Alicanti. Il vivere di queste montagne sono orzi in gran quantitŕ, e nelle valli sono molti formenti, e li piú belli che mai in alcuna parte abbi veduto. Li bestiami sono di piccola statura, sí come sono quelli della terra di Maia, fra il fiume Minio e Duoro in Portogallo. Il signor di questa terra si chiama Abunaraz; č paese di lunghezza di sei giornate, e di larghezza di tre. Dicono che poi che la terra di Chaxumo si fece cristiana, che questa fu la seconda, e che quivi li re tennero corte, sí come fecero le regine in Chaxumo, ancora che ella sia sterile per li monti.
Gli edificii che io viddi sono questi. Primamente in una alta montagna vi č una grandissima grotta, nella quale vi č fabricato un molto bel monastero e chiesa di Nostra Donna, non tanto per la grandezza come per la gentil proporzione che tiene il corpo di quello, quale si chiama Icono Amelaca, che vuol dir «Iddio sia ringraziato». Il sito della terra dov'č fabricato si chiama Acate; ha poca entrata, ma molti frati e monache.
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