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      Nella parte destra del circuito della chiesa è cavato nel sasso vivo a modo di una cassa per l'altezza di un uomo, la quale è sempre piena d'acqua, che dicono nascere ivi, e non soprabonda: e ognuno vi ascende con una scala fatta nel sasso a pigliarne per divozione, perché trovano ch'ella guarisce di tutte le sorti di febre. Tutto questo circuito è pieno di sepolture, come sono nelle altre chiese, e di sopra questa chiesa cosí grande vi è intagliata una croce doppia, cioè una dentro dell'altra, come è fatta quella dell'ordine di Cristo. Dalla parte di fuori è piú alto il sasso che è la chiesa, e sopra quello si veggono infiniti cipressi e ulivi selvatichi. E da fastidio voglio metter fine a parlar piú di queste tali parole, dubitando di non esser creduto se piú ne scrivessi: nelle quali se alcuno dubitasse che vi fussero molte cose finte, gli giuro Iddio, in poter del quale io sono, che tutto quello che ho scritto è verissimo, senza esservi aggiunta cosa alcuna, percioché, avendo udito parlare delle maraviglie di queste tal chiese, volsi andar due volte a vederle e descriverle, tanto era il desiderio mio di far nota al mondo la eccellenza di quelle.
      Questo luogo è posto nella costa di un monte, e per andare fino alla sommità del quale vi è una ascesa grandissima, che in una giornata e mezza non penso che si faria, tanto è alto: e nondimeno ancora sopra di quello pare che vi sia un altro monte, e che questo sia separato da quello. Al descendere poi da questo luogo fino al piano vi può esser da XV miglia, e si trovano grandissime campagne, che al vedere durano una buona giornata e piú, e tutte vanno verso il Nilo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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