E poi che il lungo ragionare dell'ambasciadore con l'Angoteraz di questa cosa fu compito, Angoteraz lo pregň che andasse a stare con esso il sabbato e la domenica. E consigliatosi l'ambasciadore con noi, fu risoluto che vi si andasse, e cosí tutti andammo a casa sua, la quale era lontana quattro miglia e mezzo, dove stemmo il sabbato e la domenica molto bene alloggiati. Il sabbato ci fece chiamare a casa sua, dove entrati non trovammo impedimento alcuno di guardia, ma entrammo liberamente e lo trovammo con la moglie e alcuni suoi famigliari, e ne fece buona ciera cosí nell'aspetto come nel parlare. Appresso di lui erano poste quattro zare di vino fatto di miele molto buono, e appresso ogni zara vi era una coppa di vetro cristallino: e cosí cominciammo a bevere, e la sua moglie con due altre donne che erano in compagnia ci invitorno tanto bene a bevere, che non ci volsero mai lasciar partir fin a tanto che non furno votate le zare, che ogni una di quelle poteva tenere da sette in otto boccali, e volevano farne portare dell'altro di nuovo, dicendo che non ne lasciarebbe partire se non bevevamo ancora; e noi c'iscusammo con buone parole, che ci lasciasse partire per fare li fatti nostri, e cosí ci partimmo.
La domenica seguente fummo alla chiesa, dove trovammo Angoteraz, il quale ne venne incontro con gran cortesia e quivi cominciň a parlare sopra le cose della nostra fede, e fece appressarsi duoi frati, oltra l'interprete e il frate che ne conduceva. E la prima dimanda fu ove nacque Cristo, e che cammino fece quando egli andň in Egitto, e quanti anni vi stette, e quanti anni aveva quando la nostra Donna il perse e trovň nel tempio, e dove egli fece dell'acqua vino.
| |
Angoteraz Angoteraz Angoteraz Cristo Egitto Donna
|