Questa campagna e il sito della chiesa sono molto belli, perché di X in XII miglia è il tutto seminato, né vi è un palmo di terra che non sia lavorato e pieno di ogni semenza, salvo di miglio; e in tutti li mesi dell'anno quivi si tagliano le biade e si seminano, sí che sempre ve ne sono di mature e in erba. Dalle bande di questa chiesa vi corre un bellissimo fiume senza alcuno arbore sopra, e cavano acqua di quello per adacquar li campi; e da alcuni monti vicini vengono ancora molte fontane d'acqua, che adacquano tutto il paese. Vi si veggono molte case e ville separate l'una dall'altra con le lor chiese, perché dove è la chiesa del re vi debbono ancora esser le chiese delli lavoratori.
Come li Preti Ianni dotorno le chiese di questo regno, e come andammo alla villa di Abra,
e di alcune grandissime fosse.
Cap. LXIIII.
Passando queste campagne entrammo in alcune altre maggiori, ma non cosí ben seminate, perché paiono mezzo paludi, e vi sono grandissimi pascoli e molti laghi, dalli quali cavano l'acque per adacquare. Vi sono infinite mandrie di vacche e di pecore, ma non di capre. Camminammo per queste campagne ben 36 miglia verso il levante, dove ne mostrorno una chiesa di San Giorgio, nella quale è sepolto l'avo di questo Prete Ianni. Quivi ne dissero che li re passati, venendo delli regni di Barnagasso e Tigremahon, dove fu il lor principio, allargorno li lor regni per queste terre di Mori e gentili, e venendo per il regno di Tygray e dapoi d'Angote, entrorno in questo d'Amara; ma avanti di questo vi è quel di Xoa, dove sono alcune grandissime fosse: e quivi abitorno lungamente, faccendo far chiese e case, e dotorno quelle di gran rendite, e non vi è palmo di terra che non sia di chiese.
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