E ne venne a trovarci molta gente per accompagnarne, cosí a piedi come a cavallo, con li quali ce ne venimmo in ordinanza fino ad una porta, di donde vedemmo da ogni canto infiniti padiglioni e tende come una cittŕ, e quelle del Prete Ianni alzate in una gran campagna, tutte bianche (sí come si dice che generalmente suol tenere), e avanti di quelle una molto grande rossa, che dicono che non l'alza se non nei giorni di gran feste o vero di qualche grande audienza. Davanti di detta tenda rossa erano stati fatti due ordini di archi coperti di panni di seta bianchi e rossi, cioč un arco coperto di rosso e l'altro di bianco, e non erano coperti, ma rivolti li panni all'intorno dell'arco, come si faria d'una stola all'intorno d'un legno che sostiene una croce: e cosí stavano questi archi da un capo, e potevano esser da venti, e la lor grandezza e larghezza era come quella dell'arco d'un chiostro piccolo, ed era lontano un ordine dall'altro un tirar d'una pietra. Quivi erano infinite genti messe insieme, che a mio giudicio passavano quarantamila persone, e tutte stavano in bella ordinanza da una banda e dall'altra senza moversi: e le genti meglio vestite erano le piú vicine agli archi. Fra li quali si vedevano alcuni canonici e persone di chiese molto onorate co cappucci grandi in capo, non come mitre, ma con alcune punte in cima dipinte di colori, ed erano di panno di seta e di grana, e altre genti molto ben vestite, avanti le quali stavano quattro cavalli, cioč due da una parte e due dall'altra, sellati e coperti riccamente di broccato fino in terra: le lame over arme che tenessero di sotto non si vedevano.
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Prete Ianni
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