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      Subito fu portato il tutto alla tenda del Prete, e di lí poi ritornato agli archi dove noi stavamo, e fecero distendere i panni di razzo che noi gli demmo sopra detti archi, e cosí ciascheduna dell'altre robbe e cose: e stando quelle in vista di ciascuno, fu ordinato che tutti tacessero, e uno che si chiamava la giustizia maggiore della corte parlò con voce molto alta, dichiarando a pezza per pezza le cose che 'l capitan maggiore mandava al Prete Ianni, e che tutti dovessero render grazie al Signor Dio per aver congiunti li cristiani insieme, e se alcuno vi era a chi dolesse che piangesse, e quelli che n'avevano piacere cantassero. Tutta la gente che stava ivi insieme diede un grandissimo grido in modo di lodare Iddio, il qual durò per un grande ispazio. Fatto questo, n'espedirono e ne menarono ad alloggiare un gran tratto di balestra dalle tende del Prete, ove era stata posta la tenda che egli ne aveva mandato, e dove stava il resto delle nostre robbe.
     
     
      Del furto che ne fu fatto nel mutar delle nostre robbe, e delle vettovaglie che ne mandò il Prete Ianni, e del parlar che 'l frate ebbe con noi.
      Cap. LXX.
     
      Al tramutare di queste nostre robbe si cominciò a vedere per isperienza l'aviso che ne era stato dato de' ladri, percioché subito nel cammino tolsero per forza ad un servidore nostro quattro bacini di rame stagnati e quattro scodelle di porcellana e alcune altre picciole cose da cucina, e perché il servidore si voleva difendere, gli diedero una gran ferita in una gamba. L'ambasciador non poté far altro se non ordinar che fosse medicato, e di queste robbe niuna si poté avere indietro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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