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      E li franchi che stavano alla corte venivano alla nostra tenda, e ne dicevano che li grandi della corte n'erano contrarii, e che questo frate aveva lor messo in testa che consigliassero il Prete che non gli lasciasse tornar né uscire delli suoi regni, perché dicevamo male della terra, e che molto piú male diremmo quando fossimo fuor di quella; e che sempre era stato costume di questi regni di non lasciar partire forestieri che a quelli vengono. Noi avevamo di questo sospetto per quello che avevamo udito, e costoro ce lo confermarono, percioché sapevamo che Giovan Gomes e Giovan prete portoghese, che qua vennero mandati per il signor Tristan di Cugna, governatore dell'India, in compagnia d'un Moro che ancora vive e abita in Manadeli, detti Portoghesi non furono lasciati partire, perché dicevano che moririano se partissero; e similmente un Pietro da Coviglian portoghese, che già XL anni partí di Portogallo per ordine del re don Giovanni, e già sono XXX anni che sta in questi regni; e similmente due Veneziani, ad un de' quali hanno posto nome Marcorius, ma il suo nome proprio era Nicolò Brancaleone, sono XXXIII anni che sta in questo paese, e un Tommaso Gradenigo, il quale già XV anni vi venne, senza che mai abbino lasciato partire alcuno di loro. E questi vanno ora per la corte, alli quali hanno dato grandissime possessioni e vassalli, e sono maritati e vivono a modo di signori, e il medesimo a molti altri che sono mancati di questa vita. Dicono questa ragione in loro scusa, che chi ne viene a cercare ha bisogno di noi, e per ciò non è ragione che se ne vadino, né che noi gli dobbiamo lasciar partire.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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