Il giorno seguente molto a buon'ora, il Prete ne mandň a chiamare e ne fece dire che dovessimo andare a veder la chiesa, la quale č grande e dipinta tutta intorno intorno; i muri e le dipinture sono convenienti, dove sono molte belle istorie ben ordinate e fatte con le sue misure, da un Veneziano che di sopra abbiamo nominato, detto Nicolň Brancaleone: e cosí quivi č scritto il suo nome, ancora che in questo paese lo chiamano Marcorio. Li muri veramente che son di fuora del corpo della chiesa e rispondono sotto il circuito coperto, che č come chiostro, questi tutti erano coperti da capo a pič di pezze integre di broccato, di broccatello, di velluti e d'altri ricchi panni di seta. Arrivati dentro alla porta del circuito che č discoperto, e volendo entrar nel circuito coperto, fecero alzar li panni ch'erano di sopra alla porta principale, la qual si vidde tutta messa a lame che alla prima vista ne parvero d'oro, perché cosí ci dicevano, ma piú approssimati vedemmo che erano di foglia d'argento, ma indorato, ed era posto tanto gentilmente, cosí sopra la porta come nelle finestre, che meglio non si potria fare.
Il cabeata, che č cosí gran signore, era quello che andava mostrandone il tutto, e il Prete era ancora egli presente, ma circondato dalle sue cortine: nondimeno, quando noi gli passavamo innanzi, egli ci poteva vedere e noi lui. Onde vedutoci, non si poté tenere che non mandasse a dimandare ciň che ne pareva della chiesa e delle dipinture; noi gli rispondemmo che elle ci parevano cose da un molto gran signore e re, la qual cosa gli diede un non piccol piacere.
| |
Prete Veneziano Nicolň Brancaleone Marcorio Prete
|