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      Fececi oltre di questo dire come il suo avolo aveva fatto far detta chiesa, nella quale era sepelito, facendone dimandare se nelle nostre parti erano chiese foderate di legname come è quella, e di che sorte legname; noi gli rispondemmo che quella chiesa era molto bella e ben fatta, ma che le nostre non erano foderate di legno, ma fatte di pietra e in volta, ma se pur ve ne era alcuna con legname, quello era tutto coperto di lavori d'oro e di azurro, e le colonne erano di marmi grandi o ver di altra materia galante e ricca. Rispose che ben sapeva che le nostre cose erano ricche, grandi e perfette, perché avevamo eccellenti maestri. Il tetto, cioè il coperto di questa chiesa, è fabricato sopra XXXVI colonne di legno, le quali sono molto grosse e alte quasi come alberi di galee, e coperte tutte di tavole che sono dipinte, sí come sono anco tutti li muri d'intorno, che è cosa grande e regale, e cosí è riputata da tutti del paese e da ciascuno che la vede.
      Tornati noi a casa, come fu sul tardi, mi mandò a chiamar solo al suo padiglione e di nuovo mi fece dimandare ciò che mi pareva della chiesa; gli risposi quello che dagli altri era stato detto per avanti, per dimostrare che da tutti gli era stata detta la verità. Poi entrò sopra le vite d'alcuni santi e delle cerimonie della nostra chiesa, delle quali gli risposi quello che io ne sapeva. Finite queste dimande e pensando io d'esser ispedito, furno spiccati dalla chiesa quattro cappelli grandi e ricchi, de' quali, come li viddi, ne presi grandissima maraviglia, avegna che per avanti ne avessi veduti molti e grandi e ricchi nella India, che adoprano quelli re, ma non già di quella grandezza e ricchezza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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