Portano similmente cento panieri tutti dipinti e serrati pieni di pane di grano, e questi vanno dietro al Prete non molto lontani, e li portano in capo: e vanno l'uno dietro all'altro, cioè prima una zara e poi un paniere, e dietro a loro vanno sei uomini, che sono come guardiani di casa, e giunti al padiglione del Prete vi scaricano ogni cosa dentro, ed egli manda a donare poi a chi gli piace.
Come il Prete venne alla chiesa di Machan Celacem, e della processione con la quale il ricevettero, e delle cose che 'l detto ragionò meco di questa incontrata.
Cap. XCIII.
Il sabbato e la domenica, ultimi giorni di decembre, noi venimmo ad alloggiare sopra un fiume con tutta la corte, e il lunedí poi ci partimmo tutti insieme, camminando sempre il Prete dentro alle sue cortine come li giorni avanti. E il primo giorno di gennaio MDXXI arrivammo a una chiesa grande, la quale nella nostra venuta per avanti, quando appresso vi passammo, non ce la volsero lassar veder: il suo titolo si è Machan Celacem, che vuol dire la Trinità. Avanti che noi arrivassimo alla chiesa per tre miglia, il Prete ordinò che ne fussero dati otto cavalli ben in ordine, con li quali dovessimo andare innanzi a lui scaramucciando: e cosí noi facemmo, maneggiando e voltando li cavalli molto meglio di loro, del che ne pigliò gran piacere. Giunti un miglio appresso detta chiesa, ne venne incontro una infinita moltitudine di gente a riceverne, e vi erano tante croci, preti e frati di diversi monasteri e chiese che non si potevano contare, e al nostro giudicio potevano passare trentamila: e pensammo che li frati dovessero esser venuti di paese lontano, perché in questo regno di Amara non vi sono monasteri, per essere tutte le chiese grandi sepolture de' re.
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