Gli vanno similmente innanzi quattro uomini con sferze, che fanno allargar le genti da una banda e l'altra: cuopresi la terra per dove egli cammina di fanciulli, giovani, frati e preti, che gli vanno gridando dietro ciascuno. Dimandai ciò che dicevano; mi fu risposto che dicevano: «Signore, fanne cherichi, che Iddio ti dia vita lunga».
Di una congregazion di preti che si fece nella chiesa di Machan Celacen quando la consecrarono, e della translazione che fecero del corpo del re Nahu, padre del Prete Ianni.
Cap. XCIX.
Alli XII del mese di gennaio 1521 fu fatta nella detta chiesa una grandissima congregazione di cherichi e preti, e tutta la notte stettero in gran canti e suoni, e dicevano che la consecravano, nella quale ancora non era stato detto messa, ma la dicevano in un altra piccola che era ivi appresso, nella quale era sepolto il padre di questo Prete: e lo volevano mutare e portare in questa grande, la quale fece principiare vivendo e suo figliuolo l'aveva fatta finire, ed erano XIII anni che era morto; e una domenica all'alba vi dissero messa. Questa chiesa ha in questo suo principio da CCCC canonici con grandi entrate, ma crescendo il numero, come è accaduto nelle altre, non averanno da vivere.
Alli XV del detto mese noi fummo chiamati e ci fecero andare alla detta chiesa, appresso la quale vi erano piú di duomila preti e altritanti cherichi, che erano insieme dinanzi alla porta principale di detta chiesa grande e dentro nel circuito, ch'è quasi come chiostro; e il Prete stava nelle sue cortine serrato sopra d'un palco che suole esser sopra li scaglioni della porta principale, e dinanzi a lui stava tutto il chericato: e fecero un grande ufficio con canti, suoni, balli e salti.
| |
Iddio Machan Celacen Nahu Prete Ianni Prete Prete
|