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      Abdenago corse e fece prendere alcuni di questi Mori che avevano fatto il male, ma, essendo già notte, non si fece altro. Il giorno seguente ci mandò a dire che andassimo al luogo dove egli teneva questi duoi Mori presi, e ci fece sedere nell'erba, ed egli similmente, appoggiandosi con le spalle alla sua cattedra, e quivi fatti menare i prigioni, cominciò secondo i suoi ordini a dimandarli oro. Al fine gli fece spogliare e fortemente battere, dimandando quanto ne dariano: costoro cominciarono a promettere un'oncia d'oro, due e tre, e pur battendogli gli dimandavano quanto dariano; all'ultimo arrivarono a sette oncie, e con questo ei cessò di batterli, e l'oro fu dato a' feriti, e li battuti furono mandati legati al Prete Ianni. Questo ho voluto dire accioché si sappia il modo che tengono in far tal giustizie.
      Noi seguitammo via di lungo il nostro viaggio verso Barua, dove alloggiammo quando arrivammo in questo paese. Quivi essendo stati molto tempo, venne un messo del Prete e con lui uno di questi Mori battuti, e con la testa dell'altro, dicendone che il Prete aveva voluto intendere ed esaminare tutto il fatto di detti Mori: per il male che avevano fatto alli Portoghesi, egli avea fatto tagliar la testa a quello ch'egli aveva trovato ch'aveva fatto il male, il qual egli ci mandava, acciò fussimo certi della verità e conoscessimo s'ella era quella; e l'altro che non trovava in colpa ne lo mandava, e che dovessimo fare di lui ciò che ne piaceva, o amazzarlo o liberarlo o farlo schiavo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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