E stavano dietro a questi che tenevano le candele piú di cinquantamilia persone, sí che quelli delle candele facevano come una siepe che non si poteva rompere, tenendo avanti di sé canne ligate per lungo e le candele sopra poste in compasso. Avanti la tenda del Prete andavano quattro gentiluomini a cavallo sollazzandosi, e ci posero appresso di costoro. In questo mezo uscí dalla tenda il Prete, sopra di un mulo nero come un corvo, della grandezza di un gran cavallo, del quale si dice che egli fa grande stima, e sempre vuole quando egli cammina che questo mulo gli vada drieto, e non lo cavalcando se ne va sopra un letto portato: e venne fuori vestito di una roba di broccato ch'arrivava infino in terra, e cosí il mulo era tutto coperto. Portava il Prete la sua corona in capo con la croce in mano, e da una banda e dall'altra venivano duoi altri cavalli, quasi con l'anche nella testa del mulo, ma non uguali, perché camminavano lontani, ed erano adorni e coperti tutti di broccato, che per lo lume grande parevano cuciti in oro: avevano gran diademe in testa che discendevano insino al morso, e sopra quelle gran pennacchi. Subito che il Prete uscí, quelli quattro gentiluomini che per avanti andavano cavalcando si partirono e non furono piú veduti, e quelli che ne vennero a chiamare, passato che fu il Prete, ci messero dietro a lui, senza che alcuno altro vi potesse venire né passare la siepe delle candele, ma solamente XX gentilluomini che andavano avanti al Prete per un buono spazio a piedi.
| |
Prete Prete Prete Prete Prete Prete
|