E cosí si levò con la sua gente e corte solamente, senza far venir alcuno di paesi lontani, per non essere scoperto, e camminò giorno e notte, e una mattina all'alba piantò il suo padiglione sopra il luogo dove si fa il primo mercato del regno di Adel, che è un giorno di cammino da Adel, e dove noi lo trovammo quando gli portammo a donare il pepe: quivi dicono esservi un gran passo, il quale il re d'Adel aveva passato il giorno avanti, e stava già tre miglia dentro le terre del Prete Ianni e fuori di strada. Essendo fatto il giorno chiaro, amendue si viddero. Mafudi, ch'era uomo di gran valore, né mai si seppe che fuggisse, come cantano gli Abissini, subito che vidde il padiglion del Prete e le tende rosse che non se alzano se non in gran feste e raccoglienze di signori, disse verso il re di Adel: «Signore, il neguz d'Etiopia è qui in persona, e oggi è il giorno della nostra morte; fa' ciò che tu puoi per salvarti, che io quivi ho da morire». E il detto re, che era timido, si salvò con quattro a cavallo, fra i quali vi era un figliuolo d'un betudete, che allora stava col re di Adel e ora sta col Prete nella sua corte, perché essi non istimano troppo di fuggirsene e farsi mori, e se vogliono tornare, si battezzano di nuovo, ed è perdonato loro e restano cristiani come avanti; e costui narrò tutte queste cose particolarmente. Subito che il re d'Adel fu in luogo sicuro, che fu molto presto, quella mattina il Prete Ianni mandò a far intendere a tutti, sapendo del fuggire del re, che si comunicassero e raccomandassero a Dio, e fatta collazione si mettessero all'ordine: e a ora di terza cominciarono a ordinar le battaglie e andar verso i Mori, restando sempre le sue tende e padiglioni armati.
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