Dopo questi piatti vennero tutte le genti del betudete, le quali passarono tutte l'una dietro l'altra, come aveva fatto egli. In questi piatti vi era posto l'oro, il qual ordinarono che fusse portato alla sua stanza con tutto 'l gibre, e cosí si fece. A far questa processione si consumarono dieci ore, cioè da prima sino dopo vespro.
Potevano esser XV giorni avanti che noi arrivassimo quivi alla corte, ch'una reina mora, moglie del re d'Adea, che era sorella d'una che fu mandata per esser moglie del Prete Ianni, ed egli la rifiutò perché ella aveva duo denti dinanzi troppo grandi, e fu maritata per questo a un gran signore, che fu barnagasso e ora è betudete; or veniva questa reina a dimandar soccorso al Prete, per causa d'un fratello di suo marito, che s'era levato contra di lei e le toglieva il regno. Era accompagnata bene come reina, e menava seco cinquanta Mori molto onorati e ben vestiti, a cavallo in su mule, e cento uomini a piedi, e sei donne onorate a cavallo in su mule: ed erano genti non molto nere. Fu ricevuta con grand'onore, e il terzo giorno dopo 'l suo arrivare fu chiamata, e venne avanti la tenda del Prete, essendo lei serrata in uno sparavier nero. Fu vestita due volte quel giorno, una all'ora di prima, l'altra a ora di vespero, e tutte due di broccato, di velluto e camicie moresche d'India; e il Prete le mandò a dire che ella si riposasse e non avesse maninconia, che il tutto saria fatto sí come ella desiderava, e che ella aspetasse Barnagasso e Tigremahon, perché giunti subito si partiria.
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