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      Come quelli che son chiamati alla guerra entrano immediate appresso alla tenda del Prete,
      e delle vettovaglie che portano seco.
      Cap. CXXVI.
     
      Se alcun gentiluomo è chiamato per andar alla guerra, secondo che spesse volte abbiamo veduto, la sua entrata non è vietata, ma subito entra, e come vien con molte genti entra di lungo. A questi gentiluomini non è proibito quel che ho detto, che fra la tenda di cacalla e la tenda del re non entrino né a cavallo né sopra mule, percioché, come vengono per andar alla guerra, entrano alla distesa fin alle tende del re, e appresso di quelle fanno le lor mostre, scaramucciando e facendo le lor ordinanze di battaglia, secondo che a loro pare che il re ne prenda piacere: e questo abbiamo veduto per infinite volte. Questi tali non stanno in corte piú di duo giorni, perché cosí sono i loro ordini, che in due giorni si mettono insieme centomila persone, se tante ne vogliono; e secondo che arrivano, subito sono espediti, perché ivi non si costuma di dar soldo ad alcuno, ma ciascuno porta seco la provisione per il suo vivere, che è farina d'orzo e di ceci e di miglio arrostiti, la qual è buona vivanda per andar alla guerra, perché trovano buoi e vacche per tutto dove vanno; e se è tempo di grano, questa è la principale vettovaglia che è portata da quelle genti alla guerra.
     
     
      In che modo portano le robe del Prete Ianni quando egli cammina, e dei broccati e sete che manda in Gierusalem, e dei suoi tesori.
      Cap. CXXVII.
     
      Del modo del camminare del Prete Ianni di sopra è stato detto, secondo che noi l'abbiamo veduto; ora voglio dire in che modo son portate le sue robe e drappi, che sono serbate nella tenda detta balagamia, che veramente è cosa maravigliosa e de infinita quantità. Tutte le robe di seta sono poste in panieri quadri fatti di bacchette, e lunghi quattro palmi e due o due e mezzo larghi, coperti di cuoio di vacca crudo col pelo; e a ciascun cantone è una catena che va di sopra al coperto, il quale ha nel mezzo una argola di ferro, nella qual si chiavano queste catene con un chiavistello: e cosí come sono serrate quelle delle sete, cosí sono quelle delli drappi sottili d'India, e sono portate da uomini in testa, e sono piú di cinque o seimila, e fra ogni cento e cento vi sono sempre guardie che camminano con esse.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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