E uscendo del Suachem comincia il paese dell'Egitto, il qual è tutto popolato e coltivato, salvo che per due giornate vanno per luoghi diserti, inabitati, dove non vi si trova acqua. E trovano in questo viaggio molte chiese e molti cristiani, che fanno molte elemosine a questi peregrini, ancor che essi siano suggetti a' Mori. Trovano anche il monastero dove santo Antonio morí, del qual ordine sono tutti i frati del regno del Prete Ianni, e lo visitano con grandissima divozione. Dalla città di Rifa fino al Cairo il paese è molto bello e verde e abondante d'ogni sorte di vittovaglie; e sempre si va dietro al fiume del Nilo, e vi ponno esser da otto giornate di cammino, ed è tutto abitato da gente bianca, mori, giudei e cristiani. E nel Cairo vanno a visitare il corpo di san Cosmo e Damiano e santa Barbara, e il fonte che è nell'orto dove nasce il balsamo; e dal Cairo fino in Gierusalem sono otto giornate di cammino.
Questa carovana, passato che fu il Suachen, fu assaltata da Mori arabi, che ruppero quelli che li conducevano e presero li peregrini, e ammazzati i vecchi, vendettero i giovani per schiavi: e di CCCXXXVI non ne scamporno piú di XV, i quali andarono al lor viaggio. E io ne viddi dipoi tre di loro che mi contorno tutto il lor travaglio, e dicevano che questo oltraggio era stato fatto loro perché erano amici di Portoghesi: e questa è la verità, che sono molto odiati dai lor vicini per nostro amore. Dopo la ruina di questi frati, fin ora non è andato alcuno in carovana a Gierusalem, ma vi vanno come passaggieri nascosamente: e questi sono reputati come uomini santi.
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