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      E mi fu detto e affermato che ne' capi di questi regni di Damute e Gorage, andando verso mezogiorno, è un regno governato da femine che si potriano chiamare Amazoni, secondo che fu contato ed è scritto nel libro dell'infante don Pietro di Portogallo. Ma queste femine, se è la verità, tutte tengono i mariti universalmente tutto l'anno seco, e vivono con loro; non hanno re, ma hanno una reina, la quale non ha marito certo, ma con ognuno fa copia di sé e fa figliuoli: e la prima figliuola succede nel regno. Dicono esser donne molto forti e gran guerriere, e combattono sopra alcune sorti d'animali velocissimi che somigliano vacche, e sono grand'arciere, e quando sono picciole fanno lor seccare la mammella sinistra, acciò non dia loro impedimento nel tirar delle saette. In questo regno raccolgono molto e infinito oro, il qual è portato poi nel regno di Damute, e indi in molte altre parti. Li mariti di queste donne non sono guerrieri, perché esse non vogliono che maneggino arme.
      Nel regno di Damute s'afferma nascere un fiume grandissimo e contrario al Nilo, perché uno va a una parte e l'altro all'altra: il Nilo verso Egitto, quest'altro non si sa particularmente degli abitanti dove si finisca di correre, ma si presume che vada verso ponente, nel regno di Manicongo. In questo regno di Damute, come viene il tempo del verno, e che aspettano le pioggie e nembi con li tuoni, senza che vi sia necessità alcuna cavano e lavorano molto ben la terra, acciò che ella sia ben minuta, e che le acque che verranno possino ben lavarla, e che l'oro resti netto: e il piú delle volte lo vanno a trovare di notte al lume della luna, perché lo veggono rilucere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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